Continuiamo a procedere con le costrizioni dovute alla pandemia del COVID: la situazione è ovviamente dinamica, ed è difficile immaginare come evolverà.
Resta l’attesa e la speranza di poter uscire liberamente da casa tra qualche settimana, anche se è molto probabile che si dovranno mantenere per tempi decisamente più lunghi quantomeno mascherine e distanza tra le persone, e quindi la necessità di evitare assembramenti.
Ognuno si è adattato a modo proprio, e come Sangha della Via di Mezzo abbiamo cercato di non “disperderci” continuando ad incontrarci in maniera regolare su Skype.
E’ forse opportuno immaginare come organizzarci meglio, sulla base dell’esperienza nostra, di quella degli altri Buddhisti e degli numerosi gruppi ed associazioni.
In attesa di poterci ritrovare a zazen assieme, penso che si potrebbe riavvicinarci alla pratica sinora fatta a San Giovanni. Suggerisco quindi di portare lo zazen del giovedì a tre periodi a partire dalle 17, seguito dalla lettura dei sutra, e ritrovarci poi su Skype alle 18.30.
C’è poi da capire meglio come stare assieme con Skype (o Zoom se preferite, direi che è decisamente meglio, si potrebbe migrare).
Internet non deve servire a tenere distanti le persone impoverendo i loro rapporti; ma essendo costretti alla distanza c’è da sperimentare quanto possa essere utile per avvicinarci e contribuire al percorso sulla Via di ciascuno.
Pensando a quanto abbiamo fatto sinora, ho un’impressione positiva per lo stare assieme dopo zazen, farci un po’ di compagnia, e fare assieme il mondo. Penso che i mei interventi, più o meno finalizzati, ci possono stare come teisho, e mi fermerei qui. Volta per volta magari potremmo definire congiuntamente un argomento per teisho e mondo, circa come già fatto.
Penso abbiano senso incontri tipo dokusan, da convenire individualmente a parte, mentre sanzen va lasciato a quando potremo essere uno di fronte all’altro.
Non mi pare il caso di definire di più questi passi; se fatti con attenzione, senza immaginare che siano né di più né di meno di quello che valgono, non vedo controindicazioni.
Visti i grossi cambiamenti che stiamo vivendo, resterebbe opportuno riproporre l’esistenza del Sangha e dell’Associazione, rendendo disponibile la nostra esperienza a nuove persone su internet (ed altrove ?) in modi che lascio a voi immaginare e proporre.
Cito solamente per ora l’idea che Luca cercherà di sviluppare a San Giovanni di riprendere con uno zazen aperto a nuove persone nel parco delle Rose come già immaginato. E cito anche l’idea di ritrovarci come Associazione La Via di Mezzo per una pizza (rinforzata) appena sarà possibile farlo.
Le vostre idee ed osservazioni in merito a quanto (troppo) sin qui scritto sono benvenute.
Termino con un’esortazione: i pensieri riguardano la mente ordinaria, meglio essere tutt’uno con la loro realizzazione.
Tullio Shiryo